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Ricordi quella sensazione? Quando da bambino ti truccavano il viso per Carnevale o Halloween e ti guardavi allo specchio sentendoti completamente trasformato. Non eri più te – eri un leone, una farfalla, un supereroe, uno zombie. La magia del face painting è esattamente questa: permettere a un bambino di diventare chiunque voglia essere, anche solo per qualche ora.
Questo kit Dreamon è il laboratorio portatile che rende possibile quella magia. Non è un paio di colori sbiaditi con un pennellino rotto. È un arsenale completo di venti colori vibranti, accessori professionali, e tutto quello che serve per trasformare una festa qualsiasi in un atelier di body art improvvisato.
Apriamo la scatola e facciamo i conti. Venti colori significa che non devi scegliere tra “rosso o blu”. Hai l’intera palette: colori primari, secondari, metallici, pastello. Vuoi fare un tramonto? Hai tutti i toni. Un mostro alieno verde fluorescente? Fatto. Una principessa con sfumature delicate? Certo.
Poi aggiungi sei adesivi già pronti per chi ha fretta o per aggiungere dettagli perfetti senza essere un artista professionista. Tre stencil per creare forme precise – ragnatele, stelle, sagome – anche se la tua mano trema come durante un terremoto. Due glitter perché tutto è meglio con un po’ di brillantini (regola aurea delle feste infantili). Una vernice arcobaleno che crea sfumature multicolore in una sola passata.
E qui arriva la parte furba: un pettine per tintura capelli, quattro spugne di dimensioni diverse, tre pennelli professionali, e persino un flacone spray con polvere per effetti speciali. Non è un kit base – è un set da truccatore teatrale adattato per bambini.
Questo dettaglio merita un paragrafo tutto suo. Un secchio pieghevole incluso nel kit. Perché? Per pulire i pennelli tra un colore e l’altro senza correre in bagno ogni tre secondi, senza sporcare mezzo tavolo, senza frustrazione. Lo apri quando serve, lo pieghi quando hai finito. Occupa zero spazio, risolve un problema reale.
Chi ha progettato questo kit ha chiaramente truccato bambini veri in feste vere, non ha solo teorizzato in un ufficio design. Questi sono dettagli nati dall’esperienza pratica.
Parliamo della cosa che tiene svegli i genitori la notte: “Ma questi colori sono sicuri?” Qui la risposta è cristallina: anallergici, atossici, testati rigorosamente. Formula delicata adatta a tutti i tipi di pelle. Anche quella sensibilissima di quel bambino che si irrita se gli soffi addosso troppo forte.
Il bello è che questa sicurezza non viene a scapito della qualità. I colori sono vividi, coprenti, a lunga durata. Il bambino non diventa una macchia sbiadita dopo mezz’ora. Il disegno resta nitido per tutta la festa, la sfilata, il pomeriggio di gioco. E poi, quando è ora di toglierlo? Acqua tiepida e sapone bastano. Niente prodotti chimici aggressivi, niente sfregamento da lasciare la pelle rossa.
Questa combinazione – sicuro MA performante – è rara. Di solito devi scegliere: o sicuro ma scadente, o efficace ma rischioso. Qui hai entrambi, ed è quello che trasforma un acquisto ansioso in un acquisto sereno.
Famiglie con bambini piccoli (3-10 anni) sono il target ovvio. Se hai figli, nipoti, figli di amici in quella fascia, e sai che amano travestirsi, questo è un investimento che ripaga in sorrisi e foto memorabili.
Animatori e educatori che organizzano feste trovano qui il loro toolkit professionale a prezzo accessibile. Ventesima festa della settimana? Hai ancora tutti i colori che servono.
Genitori creativi che vogliono offrire alternative agli schermi. “Invece di guardare un altro cartone, ti trucco da quello che vuoi tu?” Improvvisamente il pomeriggio diventa avventura.
Nonni strategici che cercano il regalo che li rende indimenticabili. “Andiamo dai nonni e ci truccano!” diventa il mantra preferito dei nipotini.
Insegnanti di scuola dell’infanzia/primaria per attività creative, recite, feste scolastiche. Quando hai venti bambini da truccare in un’ora, serve un kit completo e affidabile.
Halloween – ovvio. Vampiri, streghe, zombie, mostri. Il kit nasce per questo.
Carnevale – altra occasione classica dove il face painting è protagonista.
Compleanni – immagina la festa dove c’è l'”angolo trucco”. I bambini fanno la fila, ognuno sceglie cosa vuole essere. Diventa l’attrazione principale.
Natale – elfi, renne, pupazzi di neve. Il face painting natalizio è sottovalutato ma adorato dai bambini.
Feste scolastiche – recite, saggi, eventi tematici. Gli insegnanti ti benediranno se regali questo alla classe.
Pomeriggi piovosi – quando l’energia è alta ma non si può uscire. “Chi vuole farsi truccare?” salva la giornata.
Pigiama party – l’attività serale che precede film e popcorn.
Estate al parco – porta il kit, diventi il genitore più popolare del vicinato.
“Cosa vuoi diventare oggi?” La domanda apre un mondo. Farfalla? Leone? Pirata? Principessa? Supereroe inventato? Il bambino inizia a immaginare, a progettare mentalmente il suo aspetto trasformato. Questa fase di scelta è già parte del divertimento.
Si siede (più o meno) fermo. Sente il pennello morbido sulla pelle – sensazione strana ma piacevole. Vede i colori brillanti avvicinarsi al suo viso. L’eccitazione cresce.
Non può vedere ancora il risultato completo, ma sente che sta succedendo qualcosa. Ogni tanto chiede “come sono?” con voce impaziente. Gli altri bambini intorno guardano con invidia e anticipazione del proprio turno. C’è una serietà rituale in questo processo – non è solo un gioco, è quasi una cerimonia.
Se il bambino è quello che trucca (perché questo kit funziona benissimo anche per giocare a “truccare gli altri”), c’è concentrazione totale. La lingua sporge leggermente dalle labbra – segno universale di massima attenzione infantile. Sceglie i colori con cura, applica con serietà professionale. È un artista al lavoro.
Lo specchio. Il momento cruciale. Si guarda e… il sorriso che esplode. “Sono fighissimo!” “Guarda mamma!” Corre a mostrarsi a tutti. Fa foto (molte foto). Si guarda allo specchio ogni cinque minuti per ammirare nuovamente la trasformazione.
E ora che è diventato quello che voleva essere, ci gioca. Se è un leone, ruggisce. Se è una farfalla, “vola”. Se è un mostro, spaventa (bonariamente) fratellini e genitori. Il trucco non è fine a se stesso – è l’inizio di un gioco di ruolo che dura ore.
Guida inclusa – disegni semplici da replicare anche se non sei Picasso. Riduce l’ansia da prestazione del genitore truccatore.
Pulizia rapida – acqua e sapone, davvero. Niente macchie permanenti sui vestiti (beh, quasi), niente pelle colorata per giorni.
Durata nella giornata – il trucco non si scioglie alla prima goccia di sudore. Resiste a giochi movimentati, corse, abbracci appiccicosi.
Riutilizzabilità infinita – non è usa-e-getta. Usi due colori oggi, altri tre la prossima volta. Il kit dura mesi, stagioni, molte feste.
Custodia organizzata – tutto ha il suo posto. Quando finisci, riponi ordinatamente. Il kit non si trasforma in caos di pennelli e colori sparsi.
Prezzo onesto per contenuto – quando conti pezzi e qualità, il rapporto qualità-prezzo è ottimo. Non stai pagando solo colori, ma un sistema completo.
Regali questo kit e stai dando molto più di pigmenti e pennelli. Stai regalando:
Tempo di qualità condiviso – il momento del trucco è intimità, attenzione dedicata, contatto fisico dolce. In un mondo che corre, questi momenti valgono oro.
Boost di autostima – vedersi trasformato in qualcosa di fantastico fa sentire speciale. “Sono bellissimo!” ripetuto venti volte non è vanità, è gioia pura.
Espressione creativa – sia per chi trucca che per chi viene truccato. C’è decisione, scelta, personalizzazione. Non è passivo.
Ricordi fotografici – le foto con il trucco diventano tesori. Tra vent’anni si guarderanno ridendo e ricordando.
Problem solving – “come faccio i baffi del gatto?” “Come ottengo questo colore?” Piccole sfide cognitive mascherate da gioco.
Socializzazione – alle feste, l’angolo trucco diventa punto di incontro. Si chiacchiera, si aspetta il turno, si ammira il lavoro altrui.
La vera magia succede dopo il terzo, quarto utilizzo. Il kit diventa parte delle tradizioni familiari. “Per Halloween ci trucchiamo sempre!” “Al compleanno c’è sempre l’angolo trucco!” Queste tradizioni nascono quasi per caso, poi si radicano e diventano ricordi fondanti dell’infanzia.
Tra dieci anni quel bambino, ormai adolescente, vedrà una foto di sé truccato da tigre al compleanno dei sette anni e sorriderà. “Mi ricordo, mi avevi truccato tu, ci avevo messo una vita a scegliere cosa volevo essere.” E tu, che hai regalato quel kit, sarai parte di quel ricordo dolce.
Questo è il potere nascosto dei regali apparentemente semplici ma infinitamente riutilizzabili: diventano parte del tessuto della vita quotidiana, creano rituali, costruiscono memorie. Non sono oggetti – sono abilitatori di esperienze.
E francamente, quanti regali possono dire lo stesso?



